Una voce dai “bassi….fondi”. Qui i veri “bassi” sono pochi: alcuni sono alti e uno è quasi un gigante! Ecco perché è opportuno metterli tra virgolette ! Siamo la più eterogenea miscellanea di individui, ognuno con la propria spiccata personalità canterina: ma quando le nostre voci si fondono, l’ effetto è di profonda dolcezza ed il cuore del pubblico si emoziona e si commuove…….. Ogni “sezione” si immagina fondamentale nell’economia del coro e questa forse è la chiave che, contrapponendo amichevolmente gli uni agli altri, stimola l’impegno e consente una buona esecuzione del brano: certo, comunque, quasi tutte le armonizzazioni riservano ai bassi una parte di grande effetto che strappa persino i commenti ammirati agli altri componenti del coro, tutte le volte in cui si prova a “sezioni” separate. Il timbro! ecco l’elemento che qualifica il canto del “basso”! ma, per ottenerlo, ognuno inventa le smorfie più ridicole, spalancando la bocca come se fosse un gran forno! Per preparare una nuova canzone i “bassi” si riuniscono in un’apposita saletta alle direttive del Capo Sezione, detto il Temporeggiatore, a causa di due buoni motivi: naturalmente, perché insegna il…. tempo e poi perché sa temporeggiare prima di far notare, con delicatezza, laddove si è sbagliato. Seppur la sezione sia composta anche di elementi ultimi entrati e logicamente, quindi, un po’ acerbi, dal connubio dei giovani 50% e dei “meno” giovani risulta, da una non perfetta inquadratura, un quadro perfetto. N.B. E’ il caso di tener presente che i “bassi” essendo gli ultimi (a destra) si possono dire beati se i primi (a sinistra) sono onesti e cioè se non sbraitano troppo forte per coprirne la voce, essendone “gelosi”. Dei secondi nulla da dire poiché, come dice il detto, sono “eterni secondi”. I baritoni, essendo una via di mezzo tra i secondi ed i “bassi” non sono “né carne né pesce”! Restano quindi i “bassi” che pur “basseggiando” cantano primeggiando: agli ascoltatori l’ardua sentenza!

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