Il Coro Edelweiss è come Torino…”non si ferma mai!”…nonostante i suoi 60 anni, in quanto è sempre alla ricerca di tecniche di miglioramento e di nuove motivazioni. Dall’inizio del 2010, è subentrato un nuovo direttore: Francesco Bianchi. Il cambiamento è arrivato dopo una decisione sofferta ma convinta della maggioranza dei coristi, allo scopo di rinnovare profondamente il coro, in vista di nuovi inserimenti e di una rivitalizzazione in occasione del sessantennale del Coro Edelweiss. Direttore professionista, dal curriculum invidiabile, Francesco è entrato con grande entusiasmo ed ora il coro è nella non facile fase di reciproco adattamento, di cui peraltro si intravedono già i primi frutti e le promesse future, che tutti si augurano di rinnovati successi.
Al fine di migliorare il metodo di respirazione diaframmatica, l’emissione, la pronuncia e l’interpretazione del canto corale, i componenti del coro hanno iniziato un corso tenuto da una professionista e insegnante di canto. Nel 2010 il Coro ha staccato il tagliando dei 60 anni di storia. Questa importante ricorrenza ha scandito un cammino iniziato a gennaio e culminato, a novembre, al Conservatorio G. Verdi di Torino, quando alcuni classici del repertorio di Montagna e vecchie armonizzazioni del coro sono state eseguite in un indimenticabile concerto organizzato per festeggiare l’evento.
Un momento così importante costringe inevitabilmente a riflettere su quello che è stato e a ragionare su quello che potrà essere, al fine di tracciare la line da percorrere per proseguire il suo cammino. Il 2011 è stato l’anno in cui si sono imboccate strade nuove attraverso cui il coro Edelweiss continua a cantare, senza, da una parte, tradire il proprio spirito originario, ma, dall’altra, arricchendo con canti nuovi e nuove elaborazioni il proprio repertorio al fine di rendere lo “stile Edelweiss” il più possibile originale e riconoscibile, in un panorama, quello del canto di Montagna, sempre più variegato ed eterogeneo. Non solo canti di Montagna quindi, ma anche canti della tradizione piemontese e occitana, di tanto in tanto qualche discesa in valle e canti d’autore, consapevoli che l’anima del coro non risiede solo nelle storie che racconta, ma anche, e soprattutto, nel colore del suo suono.
Nel 2014 poi è partito un programma mirato a dare al coro una nuova immagine più vicina alla gente, portando con i “Sabati dell’Edelweiss” il coro in mezzo alla gente, con uno scopo divulgativo / culturale che è quello di portare il canto popolare e di montagna alla conoscenza di tutti unito ad un fine pratico che è quello di ringiovanire l’organico del coro. Parallelamente a questo il coro si è lanciato su tutti i più noti social network in modo da avere la massima visibilità e da ampliare la rete di conoscenze che per un coro significa possiblità di concerti e divulgazione del proprio messaggio.